556 MILIONI DI TASSE IN PIÙ SUI CARBURANTI NEL PRIMO SEMESTRE 2008

Mentre crollano i consumi di benzina e gasolio per autotrazione 556 MILIONI DI TASSE IN PIÙ SUI CARBURANTI NEL PRIMO SEMESTRE 2008

Nonostante un calo dei consumi del 1,7%, il gettito fiscale su benzina e gasolio per autotrazione nel primo semestre del 2008 è aumentato di 556 milioni rispetto allo stesso periodo del 2007. Questo dato emerge da una analisi condotta dal Centro Studi Promotor sui dati pubblicati dal Ministero dello Sviluppo Economico sui consumi e sui prezzi medi dei carburanti per autotrazione.

Dall’analisi emerge che nei primi sei mesi del 2008 la spesa complessiva in Italia per benzina e gasolio per autotrazione è stata di 32 miliardi di euro con un incrementorispetto allo stesso periodo del 2007 di 4,5 miliardi (+16,4%). Questo forte aumento della spesa, nonostante il calo dei consumi, è dovuto ai fortissimi incrementi dei prezzi alla pompa che derivano, non soltanto dalla crescita del costo del greggio, dalla speculazione internazionale e dal cattivo funzionamento della concorrenza nella distribuzione in Italia, ma anche dalla tassazione.

Il carico fiscale su un litro di benzina negli ultimi dodici mesi è passato da 0,789 euro di fine giugno 2007 a 0,818 di fine giugno 2008 con un incremento del 3,6%. Per il gasolio il carico fiscale al litro è addirittura passato da 0,616 euro a 0,676 con un incremento del 9,7%. Secondo il Centro Studi Promotor è del tutto evidente che, dato il forte impatto negativo della crescita dei prezzi dei carburanti sui bilanci familiari e sull'economia, anche lo Stato deve fare subito quanto è più immediatamente in suo potere. E cioè, non solo evitare che la tassazione aumenti, ma intervenire per ridurla perché non è più possibile aggiungere ad un prezzo industriale in fortissima crescita un prelievo fiscale elevatissimo. Secondo il Centro Studi Promotor il provvedimento più opportuno sarebbe una drastica riduzione dell’aliquota Iva. Un provvedimento di questo tipo è oggetto di discussione in molti paesi europei e avrebbe il vantaggio di neutralizzare in gran parte il cosiddetto effetto “iva drag”, che produce un aumento automatico del gettito all’aumentare del prezzo industriale.

Dall’analisi del Centro Studi Promotor emerge che il calo nei consumi di carburante èstato particolarmente pesante in giugno. La contrazione è stata del 10,1% per la benzina e del 2,6% per il gasolio. Cali di questo tipo evidenziano che la situazione rischia di diventare insostenibile. In questo quadro fosco vi è tuttavia un elemento che può apparire positivo. Il Centro Studi Promotor ha calcolato che la contrazione nei consumi di carburanti nel primo semestre del 2008 ha determinato un calo delle emissioni di CO2 degli autoveicoli di 1,06 miliardi di tonnellate. Il dato è indubbiamente positivo per l’ambiente, ma il modo con cui è stato ottenuto è fortemente penalizzante per i privati e per l’economia. La via maestra per contenere le emissioni di CO2 degli autoveicoli non è ridurre l’impiego, ma diminuire le emissioni unitarie, come le case automobilistiche stanno cercando di fare e come l'Unione Europea sta cercando di ottenere.

Bologna, 15 luglio 2008

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